I primi giorni a casa con il bebè sono vissuti con gioia, ma anche con una certa ansia e trepidazione da parte dei neogenitori che, specie se al primo figlio, si sentono spesso impreparati a gestire tutte le esigenze del piccolo.
Qui parleremo del primo bagnetto del neonato.
Il bagno del neonato, ovvero del bambino nei primi 30 giorni di vita, non ha solo la funzione di garantire l’igiene del piccolo, ma rappresenta un importante momento di benessere sia per lui sia per i neogenitori. È stato infatti accertato che durante il bagnetto il bambino si rilassa, e i benefici riguardano anche il rapporto con la mamma, che si rafforza, così come l’allattamento. Il bagnetto quindi oltre a rispondere alle necessità di igiene del bambino, può anche essere occasione di coccola e di gioco.
Come si lava il neonato prima della caduta del moncone?
Per il primo bagnetto al neonato non ci sono dei tempi standard d’inizio. In teoria, contrariamente a quanto si pensa di solito, si potrebbe iniziare a lavare il bebè sin da subito, quando si rientra dall’ospedale. Alcune vecchie credenze affermano, infatti, che per il primo bagnetto al neonato sarebbe opportuno attendere la caduta del moncone ombelicale per paura che si sviluppino infezioni: in realtà non vi è nessuna controindicazione all’immersione del bebè in acqua sin da subito, quando il moncone è ancora presente. Quello che bisogna fare è ricordarsi di asciugare molto bene la parte a fine bagnetto: è fondamentale, infatti, che non rimanga bagnata o umida, perché così si può in effetti favorire la proliferazione dei batteri.
In ogni caso, se genitori che preferiscono non fare il bagnetto fino alla caduta del moncone, possono lavare il piccolo “a pezzi”, prima la parte superiore (ricordando di tenergli il pannolino altrimenti potrebbe fare pipì proprio sul più bello) lavando la testina, il viso, il petto e le manine, per poi passare alla parte inferiore con le parti intime e le gambe.
A che temperatura dev’essere l’acqua?
Per il primo bagnetto la temperatura dell’acqua dovrebbe aggirarsi intorno ai 37°, come quella del corpo. È importante che non sia troppo calda o troppo fredda: per misurarla puoi usare un apposito termometro, ma va benissimo anche il metodo tradizionale, immergendo il gomito nell’acqua per meglio sentire la temperatura sulla pelle.
Anche la stanza in cui si fa il primo bagnetto dev’essere sufficientemente riscaldata: la temperatura ideale è di almeno 23°C, in modo che il bambino non avverta un brusco sbalzo termico.
Quanto deve durare?
Cinque, dieci minuti al massimo. Il neonato non è sporco, la zona dei genitali viene ovviamente pulita più volte al giorno, per cui il bagnetto non è così strettamente necessario dal punto di vista igienico.
Quante volte a settimana lavare un neonato?
Se è gradito e rilassa, si può fare anche tutti i giorni. L’importante è non utilizzare detergenti aggressivi. Sì a quelli delicati e oleosi. Se però, per vari motivi, diventa un momento sgradevole e faticoso per entrambi, lo si può limitare a una volta alla settimana.
Fare il bagnetto a un neonato, al di là dell’igiene è utile per attivare la circolazione sanguigna della pelle e la traspirazione. E, se gradito, può essere un momento molto rilassante. Ancor più se seguito da un tenero massaggio con una crema emolliente.
Quale prodotto va usato per il primo bagnetto?
Nelle prime settimane di vita la pelle del neonato è particolarmente delicata. Scegli un detergente neutro, che può essere usato sia per il corpo sia per i capelli. Non c’è bisogno di riempire la vasca di schiuma, è sufficiente usare una piccola quantità di prodotto.
Dove è meglio lavare il neonato?
Per la buona riuscita del primo bagnetto, è molto importante che la mamma o il papà possa muoversi comodamente. Se abbastanza largo il lavabo del bagno può rappresentare una buona soluzione.
Altrimenti si può utilizzare una vaschetta, purché sia ad una giusta altezza (per evitare di piegarsi e durare troppo fatica).
Come fare il primo bagnetto passo dopo passo
- Step 1. Preparare tutto l’occorrente.
I preparativi sono fondamentali per un buon bagnetto. Tutto deve essere pronto prima di immergere il bebè.
E poi occorre prepararsi da prima tutto quel che occorrerà: detergente, salvietta per asciugarlo, pannolino, indumenti di ricambio, in modo da non lasciare incustodito il bebè neanche un attimo, né nella vaschetta, né fuori.
- Step 2. E ora, in acqua!
Preparato tutto, si spoglia il bambino, si toglie il pannolino e, se è sporco di feci, si lava prima il sederino con acqua ed un po’ di detergente, dopodiché si può entrare in acqua.
Il bambino va sostenuto facendo passare il braccio sinistro della mamma intorno alla spalla e fermando la mano sotto l’ascella sinistra del neonato, con un presa sicura anche se molto delicata, che durerà per tutto il bagnetto. Con la mano destra invece lo si lava: non c’è bisogno di spugne o lavette, basta la sola mano pulita della mamma o del papà.
Si può anche scegliere di fare viceversa: sostenere il pupo sotto l’ascella e con il braccio destro dietro al collo per usare la mano sinistra per lavarlo.
- Step 3: Asciugare il bebè.
Finito il bagnetto, si prende in braccio il piccolo e lo si avvolge con un accappatoio (molto comodi quelli a ‘triangolo’, specifici per neonati) o un asciugamano asciutti, tamponando delicatamente la pelle soprattutto nelle pieghe cutanee, come sotto il collo, sotto le ascelle o nelle pieghe delle gambine, che sono le zone dove la pelle, se umida, potrebbe macerare facilmente. Non serve applicare la crema idratante, così come non va usato il talco, che anzi può essere pericoloso se inalato dal bambino.
Come asciugare i capelli del neonato?
Se il neonato ha pochi capelli e sono radi, basta tamponarli delicatamente con un asciugamano morbido. Se è un cappellone si può usare il phon, soprattutto quando fa freddo. Meglio assicurarsi che la temperatura non sia troppo calda e che il getto d’aria non sia troppo vicino ai capelli.
A questo punto il bebè è pronto per la poppata e per la nanna.